L’agopuntura è una branca della Medicina Tradizionale Cinese la cui pratica millenaria è stata riconosciuta patrimonio immateriale dell’umanità e, come tale, gode del riconoscimento e della protezione UNESCO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura.
Quando si parla di agopuntura si fa riferimento a una tecnica di controllo del dolore e dell’infiammazione. La metodica ha origini antichissime: nata da osservazioni casuali, si è sviluppata sulla base dei riscontri empirici dei metodi di cura applicati. Questi metodi, soprattutto microlesioni e calore, erano all’inizio rudimentali, ma nell’arco del primo millennio avanti Cristo l’esperienza clinica diffusa e progressivamente tramandata ne comportò uno straordinario avanzamento. Così già tra il 500 e il 300 avanti Cristo la solida struttura teorica che permetteva di formulare una classificazione filosofica delle malattie e delle loro cause non solo era stata impiantata ma era anche pienamente documentata. Tale bagaglio di conoscenza ed esperienza in campo medico, infatti, è raccolto in un testo scritto, il Canone di Medicina ‘Huangdi Neijing’ (composto da due tomi, Suwen e Lingshu), libro tuttora fondamentale per chi si avvicina a studiare questo metodo terapeutico.
Il ruolo del Fisiatra nell’agopuntura
Il Fisiatra (medico specialista in Medicina fisica e riabilitativa) applica l’agopuntura nel trattamento del dolore vertebrale (mal di schiena, sciatalgia, cervicalgia) e del dolore a carico delle articolazioni e degli arti. La conoscenza scientifica attuale ha chiarito i meccanismi di azione alla base dell’effetto antalgico e regolatore che deriva dall’applicazione corretta e sicura dell’agopuntura.
Il principale di questi meccanismi è quello della neuromodulazione, la quale determina sul Sistema Nervoso processi di desensibilizzazione periferica e centrale che riducono stabilmente il dolore e promuovono i meccanismi autoriparativi endogeni.
Sulla base di questa conoscenza scientifica, attinente all’ambito delle neuroscienze e maturata negli ultimi cinquant’anni, oggi l’agopuntura deve essere considerata come tecnica di terapia del dolore, invece che come metodo tradizionale di interpretazione e diagnosi delle cause di malattia e di regolazione dello squilibrio energetico che ha determinato e che mantiene la malattia stessa. Quindi alcune scuole di formazione propongo la denominazione di Dry Needling per valorizzare i principi scientifici e la tecnica applicativa che hanno attualizzato l’agopuntura.
Questo è un processo virtuoso e indispensabile per applicare con appropriatezza e secondo le regole di sicurezza ed evidenza della medicina scientifica un metodo di cura efficacissimo. La metodica consiste nell’infissione cutanea di aghi molto sottili (del diametro tra un quarto e un terzo di millimetro), sterili, monouso e non cavi.
La tecnica consiste nel raggiungere e stimolare in punti specifici del corpo la fascia muscolare; la stimolazione dei recettori presenti subito al di sotto di tale struttura anatomica induce uno stimolo che tramite il nervo periferico raggiunge il midollo spinale e risale il Sistema Nervoso Centrale dove, a vari livelli, si determinano riflessi discendenti e neuroumorali regolatori.
Il medico di riferimento è la Dottoressa Simona Castellano, specialista in Medicina fisica e riabilitativa con certificato di riconoscimento europeo del titolo (n° 3151), iscritta nel Registro degli Agopuntori dell’Ordine dei Medici di Roma (n° 44) e in possesso dell’attestato di Docente in Agopuntura e Tecniche Complementari (n° 77) rilasciato dalla Federazione Italiana delle Società di Agopuntura – FISA.